Indagine Documentale sul presunto Olocausto

Il libro di Don Heddesheimer, intitolato: Il primo olocausto: campagne ebraiche di raccolta fondi con affermazioni sull’olocausto durante e dopo la prima guerra mondiale, è un pezzo importante del puzzle revisionista.

Heddesheimer documenta in modo convincente il gran numero di tentativi precedenti degli ebrei sionisti di diffondere falsa e ingannevole propaganda prima, durante e dopo la Prima Guerra Mondiale.

Il primo “Olocausto” presenta una straordinaria raccolta di articoli di stampa e articoli di propaganda risalenti alla fine del XIX secolo, che fanno affermazioni della sofferenza e l’imminente sterminio degli ebrei europei. Tra questi articoli troviamo che gli ebrei, decine di volte prima della Seconda Guerra Mondiale, hanno invocato il numero cabalistico “6.000.000”, come la quantità di ebrei sull’orlo della morte e della distruzione durante vari periodi di disordini e conflitti in Europa e in Russia.

Indubbiamente, questo libro espone la deliberata frode di queste sinistre campagne sioniste e di blitz dei media – molto prima che Hitler diventasse Cancelliere della Germania nel 1933 – progettata per suscitare simpatie pubbliche e sostegno finanziario per le ambizioni politiche sioniste, principalmente l’istituzione dello Stato di Israele.

Ai bambini tedeschi ed europei viene insegnato a odiare la propria etnia per qualcosa che non è nemmeno mai accaduto. L’ossessiva invocazione della favola cabalistica di “6.000.000 ebrei morti o morenti” risalente almeno a quarant’anni prima degli eventi della Seconda Guerra Mondiale, mina e tradisce direttamente l’idea che 6.000.000 di ebrei perirono in Europa tra il 1939 e il 1945, come sostenuto dalla storiografia ufficiale.

Le popolazioni “Gentili” del mondo sono state per decenni inondate e inoculate da un’infinita ondata di film hollywoodiani a tema olocausto, programmi televisivi, “docudrama”, libri e memorie; in concomitanza con l’obbligatoria “educazione all’Olocausto” nelle scuole di tutto il Nord America e in Europa.

La primaria funzione di questa insidiosa campagna di propaganda globale è semplicemente di fare il lavaggio del cervello ai non-ebrei in uno stato di abbietta paura e paralisi, mentre siamo ideologicamente, economicamente e fisicamente schiavizzati dalla classe dirigente sionista. Tale propaganda è inoltre progettata per delegittimare tutte le critiche nei confronti degli ebrei e dello stato di Israele, nonché per irretire i non ebrei nell’adottare una visione filo-sionista.


Con le loro odiose menzogne sull’olocausto, i creatori di miti sionisti stanno insegnando a masse di giovani scolari a odiare i tedeschi e l’umanità europea in generale. Questi ragazzi, non sapendo niente di meglio, non sono in grado di sviluppare un’autonomia di pensiero in tal senso, credono ciecamente a queste storie calate dall’alto e non mettono mai in discussione ciò che hanno detto quando diventano adulti.


L’indottrinamento dei nostri piccoli con la narrativa “Olocausto” sionista sta danneggiando in modo permanente le menti dei giovani. Costringere forzatamente i bambini piccoli e gli adolescenti, alle distorsioni e alle menzogne sulla Seconda Guerra Mondiale, in modo che simpatizzino con il popolo ebraico e le infide cause sioniste è immorali, distruttivo e criminale.


Una domanda che si potrebbe porre è: “qual è il significato della cifra ‘Sei Milioni’ e da dove è nata (o “originata”)?”

La mitica figura “Sei Milioni” ha davvero origini intriganti. Gli ebrei hanno fermamente enfatizzato la cifra di 6.000.000 in una propaganda a tappeto dagli anni 1869 al 1945. Ho fornito articoli di cronaca dal 1869 al 1945 , che riportano questa cifra costantemente.


La Seconda Guerra Mondiale terminò nel 1945 e da quel momento la cifra cabalistica di 6.000.000 ha ormai raggiunto lo status di sacrosanta. Ciò è stato ottenuto grazie a una campagna squallida e miserabile di ripetizioni a pappagallo e di “HoloHoax” (come dicono negli Stati Uniti), attraverso i media di notizie e intrattenimento.


Come disse un omicida comunista di origine ebree, Vladimir Lenin: “una bugia raccontata spesso diventa la verità”. (dall’articolo intitolato “Exposed – Lies About Hitler”)

Questa campagna di inganni si è costantemente intensificata nel corso degli anni. Quando gli ebrei sionisti percepiscono un aumento della consapevolezza del loro tradimento e dei crimini globali contro l’umanità tra pubblico Gentile, che sono reazioni naturali quali risentimento e ostilità, ecco che tornano a piagnucolare e a lamentarsi del loro “Olocausto” generato dal polpo degli organi mediatici che controllano. Ecco perché hanno necessità imprescindibile di tenere sotto controllo costantemente il polso dell’opinione pubblica.


Leader mondiali, presidenti, primi ministri, Re, papi, sacerdoti e uomini santi di tutte le fedi, si inginocchiano in prostrata riverenza dei mitici “6.000.000 di ebrei” che però non sono mai morti nelle camere a gas naziste, essendo emerso che tali dispositivi non esistevano dentro i campi di lavoro.

La ricerca mostra che la ragione per questa bizzarra fissazione sionista sul numero 6.000.000 deriva principalmente da un’antica profezia religiosa nella Torah. Secondo alcune fonti, la profezia prevedeva che prima che il popolo ebraico potesse reclamare e riconquistare la Palestina per stabilire una patria ebraica chiamata “Israele”, 6.000.000 ebrei avrebbero dovuto perire in un sacrificio bruciato, come sacrificio a YHWH. (Vedi: Weintraub, Ben. The Holocaust Dogma of Judaism: Keystone of the New World Order. Washington, D.C.: Cosmo Pub., 1995.)


L’autore ebreo, Benjamen Blech, confermò questa realtà nel suo libro “I segreti delle parole ebraiche” (J. Aronson Inc., 1991, 241), affermando:


“La parola ebraica per “tu tornerai” (TaShuVU), sembra essere stata scritta in modo errato. Grammaticamente ne richiede un altro (vav). Dovrebbe leggere (TaShUVU). Perché manca la lettera (vav) che sta per sei. [TaShuVU] senza il vav è una previsione per il popolo ebraico di ritorno definitivo alla loro patria nazionale. TaShuVU in numeri arriva fino a 708: tav = 400, shin = 300, vei = 2, vey = 6. Quando scriviamo l’anno, ignoriamo i millenni. Nel 1948 sul calendario secolare, abbiamo assistito al miracolo del ritorno ebraico in Israele. Nel calendario ebraico era l’anno 5708. Quello era l’anno previsto dalla parola incompleta (TaShuVu), voi tornarete. Siamo tornati, mancando 6 – un importante 6 milioni di persone che sono morte nell’olocausto. Tuttavia, l’adempimento della predizione del ritorno proprio in quell’anno implicito dalla gematria di TaShuVU ci dà la ferma speranza che le parole dei profeti per la redenzione finale diventino realtà.”

Ecco due commenti aggiuntivi sulle origini del “Sei Milioni” da History & Scriptural Origins del Six Million Number:


[Citazione 1] Le profezie ebraiche nella Torah richiedono che 6 milioni di ebrei debbano essere “svaniti” prima che si possa formare lo stato di Israele. “Tu dovrai tornare meno 6 milioni.” Ecco perché Tom Segev, uno storico israeliano, ha dichiarato che “6 milioni” è un tentativo di trasformare la storia dell’Olocausto in religione di stato. Quei sei milioni, secondo la profezia, dovevano scomparire in “forni ardenti”, che è la versione giudiziaria dell’Olocausto ora autenticata.

In effetti, Robert B. Goldmann scrive: “. . . senza l’Olocausto, non ci sarebbe Stato ebraico

[Citazione 2] Riguardo al numero di “sei milioni” è necessario sapere quanto segue: Nel testo ebraico della profezia della Torah, si può leggere “tu dovrai tornare”. Nel testo è assente la lettera “V” o “VAU”, in quanto l’ebraico non ha numeri; la lettera V sta per il numero 6. Ben Weintraub, uno scienziato religioso, ha imparato dai rabbini che il significato della lettera mancante significa che il numero è “6 milioni”. La profezia poi recita: tu tornerai, ma con 6 milioni in meno.

Vedi Ben Weintraub: “The Holocaust Dogma of Judaism”, Cosmo Publishing, Washington 1995, pagina 3. I 6 milioni mancanti devono essere così prima che gli ebrei possano tornare nella Terra Promessa. Jahweh vede questo come una pulizia delle anime del popolo peccaminoso.

Gli ebrei devono, al ritorno nella Terra Promessa, essere puliti – la pulizia deve essere fatta a fuoco.

Difficile credere che sia solo una coincidenza che la storia fragile e farsesca dei “6.000.000 di ebrei” uccisi in “camere a gas” e bruciati nei “forni”, nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, che ha fornito agli ebrei l’impeto e i mezzi di cui avevano bisogno per potere effettuare il loro “ritorno galante” nella “terra promessa” alla fine della guerra – occupando e ripulendo etnicamente gran parte della Palestina attraverso il terrorismo e la forza delle armi, e stabilendo uno “stato ebraico” apertamente razzista e di netta apartheid chiamato” Israele” nel 1948, sia qualcosa di genuino.

Tutto questo non si adatta più che alla perfezione alla precedente profezia della Torah precedentemente citata alla lettera?

Oggi, il racconto dell’Olocausto calato dall’alto ha assunto la forma di un bizzarro dogma religioso dell’Occidente, ma anche istituzionale e legale, tanto che è illegale interrogarsi, dibattere, contestare o ancor più negare, almeno in più di una dozzina di paesi europei, sotto pena di pesanti multe o pene detentive.

Pare piuttosto evidente, che non sarebbe certo venuto in mente a nessuno di architettare un tale sistema di grottesche proibizioni se dall’altra parte ci fosse stato modo di evitare che tali obiezioni spazzassero via tutta quella nauseabonda narrativa posticcia. Cosa impossibile, appunto perché è una pietosa ed oscena menzogna, quella del genocidio ebraico.

Questa inverosimile teoria del complotto sionista, oltre che a fini politici, viene utilizzata dagli imbroglioni e dagli artisti della truffa come un fiorente business – una truffa lenta di proporzioni quasi planetarie che il professore ebreo Norman Finkelstein soprannominò “L’industria dell’Olocausto”. (“The Holocaust Industry: Reflection on the Exploitation of Jewish Suffering“, London, VERSO, 2000.)


Oltre a ciò, questo mito è stato esercitato dagli zeloti ebrei come un mazza ideologica per randellare i Gentili in testa, qualsiasi volta i non-ebrei osino criticare od opporsi al banditismo globale e all’influenza minacciosa del “Popolo Eletto”.


Qui di seguito forniamo diversa documentazione, tra cui articoli con il numero cabalistico di 6.000.000 riferito ogni volta ad uno sterminio diverso, e risalenti fino all’anno 1900. Si noti l’incessante riferimento a “6.000.000 di ebrei”, il continuo elemosinare denaro e terra (Palestina), e il termine “Olocausto” usato molto prima degli eventi degli anni ’40. È anche degno di nota il fatto che gli autori della stragrande maggioranza di questi articoli di propaganda fossero i più ricchi tra i banchieri ebrei di Wall Street e anche i leader dei gruppi di pressione sionisti, tra cui Schiffs e Warburg.


1900


Il leader sionista americano, il rabbino Stephen S. Wise, ha lasciato scivolare l’agenda sionista
dietro all’Olocausto: promuovere la simpatia pubblica per il sionismo (la conquista ebraica della
Palestina).


“Ci sono 6.000.000 di argomenti viventi, sanguinanti e sofferenti a favore del sionismo”.
(“ZIONISTS’ MASS MEETING: Rabbi Wise’s Address.” New York Times. June 11, 1900.)

1902

Con la sua entrata in “antisemitismo”, la decima edizione dell’Enciclopedia Britannica fa
riferimento a “Sei milioni di ebrei” di Romania e Russia “sistematicamente degradati”.

1905

Un predicatore sionista dichiara che se la rivolta comunista (guidata dagli ebrei) in Russia riuscirà
nel suo obiettivo a lungo termine di rovesciare il governo zarista, il sionismo sarebbe obsoleto. E’
menzionato “6.000.000 ebrei”.

Traduzione del testo di sopra: dichiarò che una Russia libera e felice, con i suoi
6.000.000 di ebrei sterminati, avrebbe significato la fine del sionismo, poiché l’abolizione dell’autocrazia avrebbe
praticamente eliminato le cause che avevano portato all’esistenza del sionismo.

Riporta The New York Times: “Dal 1800 al 1902 ha causato l’espulsione di 6000000 Ebrei (e)
famigliari da Russia

1906

In Germania un pubblicista sionista si rivolge a un’udienza dove afferma che il governo russo ha una “soluzione della questione ebraica” e che questa soluzione ha comportato lo “sterminio omicida” di “6.000.000 di ebrei”. Naturalmente, i russi non hanno mai avuto piani del genere ma la storia di fantasia è stata resuscitata durante la Seconda Guerra Mondiale, con i tedeschi che stanno ricevendo loro, questa volta, tale accusa calunniosa.

Come nota a margine: in Russia il 1906 fu l’anno successivo al fallimento della prima rivolta dei comunisti a guida ebraica. Questa storta storia di singhiozzi non era altro che uno stratagemma per distrarre l’attenzione del pubblico dal fatto che lo sconvolgimento guidato dai comunisti che si svolse in Russia un anno prima era opera dei suoi compagni ebrei che perpetrarono atrocità diffuse contro i patrioti russi (anti-comunisti).

1908


Gli ebrei di Donmeh organizzano un colpo di stato nell’impero ottomano e prendono il potere dal
Sultano.


1910


Nel rapporto annuale del comitato ebraico americano si afferma che dal 1890 la Russia ha avuto
una politica per “espellere o sterminare” sei milioni di ebrei. (Fonte: American Jewish
Yearbook
pag. 15)

1911


Max Nordau, co-fondatore dell’Organizzazione Mondiale Sionista, insieme a Theodore Herzl, ha
pronunciato una stupefacente dichiarazione al decimo Congresso sionista a Basilea, in Svizzera.
Nordau sosteneva che 6.000.000 di ebrei sarebbero stati annientati. Questo avvenne ventidue anni
prima che Hitler salisse al potere e tre anni prima che iniziasse la Prima Guerra Mondiale.

Citato nel libro di Ben Hecht, Perfidy. Hecht, egli stesso un ebreo sionista, avrebbe continuato a
fare la stessa affermazione nel 1943.

1914


Prende il via il bagno di sangue della prima guerra mondiale e i sionisti stanno già piagnucolando
che “6.000.000 ebrei” siano dentro nel pericolo.

1915


Il leader sionista Louis Marshall proclama: “Nel mondo oggi ci sono circa 13.000.000 ebrei, di cui
oltre 6.000.000 nel cuore della zona di guerra: ebrei le cui vite sono in pericolo e che oggi sono
soggette a ogni sorta di sofferenza e dolore … ”

I “giovani turchi” cripto-ebraici orchestrano un massacro di 1,5 milioni di cristiani armeni, oltre a
250.000 cristiani greci e assiri.

1917


I lobbisti sionisti convincono il governo britannico a sostenere il progetto sionista di fare della
Palestina la patria nazionale per gli ebrei. Il funzionario britannico James Arthur Balfour decreta
la “Dichiarazione di Balfour”. La lettera è indirizzata alla grande-parrucca, “big-wig”,
il sionista Lord Rothschild.

La Gran Bretagna diventa così una pedina al servizio del sionismo.


Lo stesso anno i radicali marxisti ebrei prendono il controllo della Russia nella rivoluzione bolscevica che istituisce il primo Stato sionista, l’ “Unione Sovietica”. Lo zar Nicola II, insieme a sua moglie e ai suoi figli, viene rapito dagli ebrei sionisti, quindi ucciso e baionettate.


La “rivoluzione” fu guidata dagli ebrei Leon Trotsky, Lazar Kaganovich, Lev Kamanev, Grigory Zinoviev, Jacob Sverdlov, Moisei Uritsky, Alexander Parvus, Karl Radek, e il filosofo part-ebreo Vladimir Lenin, che ricevette tutti i finanziamenti dagli ebrei capitalisti banchieri internazionali: Jacob Schiff, Max Warburg e infine i Rothschild. Gli ebrei sionisti-comunisti e le loro pedine avrebbero continuato un regno di terrore durato sei decenni. Circa 40 milioni di Gentili russi e dell’Europa orientale sarebbero morti nei Gulag, nei campi di sterminio, nelle esecuzioni di massa e attraverso carestie create dall’uomo sotto la guida di un comandante ebreo sionista-comunista.

1918


“Sei milioni di anime hanno bisogno di un miliardo di dollari”

Gli inglesi prendono il controllo della Palestina, e occupano militarmente il paese. Alla fine viene amministrato
il mandato britannico per la Palestina, contro la volontà degli arabi che vivono lì.


Lo stesso anno il leader comunista e sionista Grigory Zinoviev annuncia piani per l’annientamento di 10.000.000 di russi.

“Per vincere i nostri nemici dobbiamo avere il nostro militarismo socialista. Dobbiamo vincere per la
nostra parte, 90 milioni su 100 milioni di popolazione russa sotto i Sovietici. Per il resto, non
abbiamo nulla da dire a loro; devono essere annientati”


(Discorso da Zinoviev: Riportato in “Nothern Commune,” Settembre 19, Numero 109)


I comunisti sionisti tramano il genocidio dei russi. Hanno diffuso storie di persecuzione ebraica allo
stesso tempo per nascondere le loro di atrocità sanguinose in Russia.

Il primo documento “Olocausto di 6 milioni di ebrei”. Non è niente più che manipolativa propaganda sionista.

L’anziano sionista, Nathan Straus, ha pubblicato questo articolo nel San Francisco Chronicle,
sostenendo che 6.000.000 di ebrei erano in pericolo.

Nello stesso anno, più propaganda di persecuzioni. Di nuovo “6.000.000 di ebrei” come vittime,
ovviamente.

1919

Poco dopo la fine delle ostilità della prima guerra mondiale, i sionisti affermano che un
“Olocausto” di “Sei milioni di ebrei” è imminente in Europa in una ingannevole campagna
per raccogliere fondi per le organizzazioni caritatevoli ebraiche e anche per distrarre
l’attenzione pubblica dalle origini ebraiche del comunismo, le atrocità bolsceviche in Russia e il
genocidio armeno.

Il primo documento “Olocausto” di “Sei milioni di ebrei”. Niente di più della propaganda sionista.

L’anziano di Sion, Nathan Straus, ha pubblicato questo articolo nel San Francisco Chronicle,
sostenendo che 6.000.000 di ebrei erano in pericolo.

Nello stesso anno, più propaganda di persecuzioni. Di nuovo “6.000.000 ebrei” come vittime,
ovviamente

1920


Una campagna pubblicitaria di rilievo ebraico afferma: “Oggi 6.000.000 di ebrei stanno
affrontando i giorni più bui mai conosciuti nella storia della razza”

1921


I patrioti russi guadagnano terreno sugli usurpatori ebrei bolscevichi della loro nazione. In un vano
tentativo di nascondere il loro forte coinvolgimento nelle brutali atrocità bolsceviche che sono state
commesse in Russia, gli Ebrei sionisti ribaltano ancora una volta il mito dei “sei milioni”.

1922


Il leader sionista, Nahum Sokolow, si vanta delle ambizioni globaliste organizzate dagli
ebrei quando, in una conferenza sionista a Carlsbad, in California, proclamò: “La Società
delle Nazioni è un’idea ebraica e Gerusalemme un giorno diventerà la capitale della pace
mondiale.

1931

1932


Gli ebrei sionisti commettono un deliberato genocidio. Per reprimere la resistenza nazionalista contro la
conquista comunista, il dittatore sovietico Josef Stalin ordina alla polizia segreta sovietica (NKVD),
dominata dagli ebrei, di orchestrare una carestia artificiosa in Ucraina. I deputati ebrei-sionisti di
Stalin e i capi della polizia segreta, Kaganovich, Beria e Yagoda, attuano spietatamente la
politica omicida di carestia. Tra sei e sette milioni di uomini, donne e bambini ucraini sono
annientati in questo autentico olocausto. Ora è conosciuto come “Holodomor”.

1933

Nel 1933 Adolf Hitler diventa Cancelliere della Germania. Gli ebrei sionisti vedono immediatamente la
propria completa distruzione.
Hitler sale al potere in Germania ed è l’Antitesi incarnata agli interessi bancari ebraici che prosperano attraverso
l’usura finanziaria.

Agli ebrei sionisti non piace quando i Gentili si ribellano alla loro tirannia e controllo. Il loro motto è: sii
nostro schiavo o sarai morto. Gli ebrei Mofo hanno causato ogni guerra, ma sono Hitler ed i Gentili ad
ad essere accusati.


Questo atto di tradimento porta ad una diffusa antipatia per gli ebrei in Germania e fomenta
la tensione tra ebrei e Gentili tedeschi. Per questo atto, e per il noto sostegno degli ebrei sionisti al
comunismo e al coinvolgimento sostanziale nella sanguinosa rivoluzione bolscevica, i
nazisti dichiarano anche gli ebrei comuni “nemici dello stato”, per evitare boicottaggi nei posti di lavoro o nelle istituzioni e alla fine li internano nei campi di
concentramento e nei campi di lavoro, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Notare bene che, anche se, a differenza degli ebrei sionisti, i giapponesi non hanno mai intrapreso una guerra
economica contro l’America, sono stati internati nei campi di concentramento americani
semplicemente per la loro appartenenza etnica.

1936


Già nel 1936, i sionisti che originariamente coniarono la frase Soluzione finale di The Jewish
Question,(Questione Ebraica) in qualche modo sapevano esattamente che 6.000.000 ebrei non
avevano “né speranza né futuro”.

Apparendo davanti alla Commissione Peel, presidente della Organizzazione sionista mondiale, e
primo presidente israeliano, Chaim Weizmann, dichiara che “6.000.000 di ebrei sono destinati a
essere imprigionati” (in Europa) “dove non sono desiderati”.

I leader ebrei sionisti si incontrano per discutere dei loro schemi, truffe e sinistre cospirazioni. “Sei Milioni
Ebrei” è menzionato nel titolo dell’articolo.

Questo è un ritaglio del giornale dell’immagine qui sopra


Questo è ritaglio della pagina completa dell’immagine qui sopra

Tale azione era dovuta affinché non avvenissero ovvi boicottaggi o peggio, ordinati dalla classe dirigente degli ebrei.


Proprio questi ebrei sionisti, dichiarano guerra alla Germania nel 1933, utilizzando gli Stati Uniti ed il Regno Unito come loro braccio armato, esattamente come succede ora in Ucraina, dove la NATO sta affrontando un conflitto che giova solo agli interessi degli ebrei sionisti che controllano il Governo americano ed inglese.

Gli ebrei sionisti di tutto il mondo, sempre nel 1933,
hanno lanciato un boicottaggio economico globale sui beni tedeschi nel tentativo di
strangolare economicamente la Germania fino alla morte e rovesciare il nuovo Governo di Hitler.

Agli ebrei sionisti e strozzini, non piace quando i Gentili si ribellano alla loro tirannia e controllo, si era capito. Il loro motto è: “sii nostro schiavo o sarai morto”. Gli ebrei sionisti “Shylock” hanno causato ogni guerra conosciuta in era moderna, ma a finire sul banco degli impuniti sono sempre i “Gentili”.

Questo atto di tradimento portò ad una diffusa antipatia per gli ebrei in Germania e esacerbò ulteriormente la tensione già esistente tra ebrei e Gentili tedeschi. Per questi fatti, e per il noto sostegno degli ebrei sionisti al comunismo e al coinvolgimento sostanziale nella sanguinosa rivoluzione bolscevica, i nazisti dichiarano anche gli ebrei comuni “nemici dello stato”, per evitare boicottaggi nei posti di lavoro o nelle istituzioni e alla fine li internarono nei campi di concentramento e nei campi di lavoro, dove vennero trattati dignitosamente se non nei casi di partigiani che continuavano ad assumere atteggiamenti problematici.

Ho già esposto questo nel mio precedente articolo (Exposed – Lies About Hitler – A Must Must Read). Quasi la stessa cosa è successa ai giapponesi-americani dopo Pearl Harbor. Anche se, a differenza degli ebrei sionisti, i giapponesi non hanno mai intrapreso una guerra economica contro l’America, sono stati internati nei campi di concentramento americani semplicemente per la loro appartenenza etnica.

1936

I propagandisti ebrei gridano ai “Sei milioni” mentre la Seconda Guerra Mondiale si avvicina.

Questo articolo fa riferimento a “cinque o sei milioni di ebrei sradicati dalle dittature” e chiede che
si stabiliscano nella “Terra Santa” (Palestina)

1939


La Polonia, sotto l’influenza britannica, rifiuta di concedere a Hitler alcune delle sue richieste
territoriali, motivate dal fatto che il territorio conteso era quello spogliato dalla Germania e
consegnato alla Polonia alla fine della Prima Guerra Mondiale; in particolare la città,
precedentemente tedesca, di Danzica. Hitler chiese anche un’autostrada nel corridoio di Danzica
che collegava la terraferma tedesca alla Prussia orientale. La Polonia ha categoricamente rifiutato
tutte le richieste di Hitler.

Hitler voleva tornare indietro la città tedesca di Danzica e un’autostrada attraverso il corridoio di
Danzica che collegava la terraferma tedesca alla Prussia orientale. La Polonia, sotto la direzione
britannica, ma da dietro le quinte, ebraica, rifiutò di accondiscendere ad ognuna delle richieste del Fuhrer.


A settembre la Polonia viene invasa da Ovest dalla Germania e dall’Est dall’Unione Sovietica. Gran
Bretagna e Francia dichiarano immediatamente guerra alla Germania, presumibilmente a causa
dell’invasione di Hitler in Polonia. Tuttavia, la Gran Bretagna e la Francia non dichiararono guerra
all’Unione Sovietica che aveva anch’essa invaso la Polonia per poi attaccare la Finlandia pochi mesi dopo.

Gli americani, che nel 1939 intrapresero una guerra contro la Germania, usando la giustificazione la scusa che la Germania aveva violato la sovranità polacca invadendone il Paese, lasciò bellamente la Polonia a Stalin e ai macellai comunisti che in tale occasione, nel 1940, assassinarono 22.000 polacchi nella foresta di Katyn.


Il motivo per cui gli americani hanno riversato tutta la colpa sulla Germania nei confronti della Polonia, e non sui sovietici, era perché l’Unione Sovietica era anch’essa sotto il controllo ebraico.

Lo scopo della Seconda Guerra Mondiale non era dunque quello di liberare la Polonia ma di distruggere la Germania, che si era liberata dalla morsa degli ebrei sionisti.

Le forze anglo-americane, che in origine si erano dichiarate preoccupate per la sovranità della Polonia, la hanno scaricata con la massima disinvoltura insieme al resto dell’Europa orientale, verso i macellai comunisti sovietici del tempo (per fortuna ora la Russia, con Putin è qualcosa di molto diverso).

Questo tradimento dimostra che ai cosiddetti “Alleati” non importava affatto della Polonia, che non era altro se non una mera pedina usata dai guerrafondai dell’Alleanza anglo-americana per risucchiare il Terzo Reich in guerra.

Più di sei mesi prima che iniziasse la guerra, gli ebrei sionisti stavano già frignando e strillando per imprimere nell’opinione pubblica quelle “6.000.000 di vittime indifese dalle persecuzioni” che non ci sono mai state.

Nel frattempo, come al solito, gli ebrei sionisti continuavano il loro piagnisteo per “Sei Milioni” di fantomatiche vittime indifese a Febbraio, sette mesi prima dell’inizio della guerra.


Chaim Weizmann si presenta nuovamente e proclama: “Il destino di sei milioni di persone è in bilico”

Un giornale sionista, The Jewish Criterion, prevede che “la prossima guerra mondiale comporterà l’annientamento di sei milioni di ebrei nell’Europa centrale e orientale”

1940


Il leader sionista Nahum Goldmann prevede “Sei Milioni” Ebrei vittime prima che i campi di
concentramento nazisti abbiano addirittura completato la costruzione.

Un giornale sionista, The Jewish Criterion, prevede che “la prossima guerra mondiale sarebbe
l’annientamento di sei milioni di ebrei nell’Europa centrale e orientale”.

1940

Il leader sionistao Nahum Goldmann prevede “Sei Milioni” Ebrei vittime prima che i campi di
concentramento nazisti abbiano addirittura completato la costruzione.

1941


Un ebreo sionista americano di nome Theodore Newman Kaufman
escogita un piano per lo sterminio di tutti i tedeschi attraverso la sterilizzazione forzata.


Pubblica la sua malvagia aspirazione di annientare il popolo tedesco in un libro intitolato
“Germany Must Perish!”.

Questa “Soluzione Finale” sionista ai
tedeschi è lodata dalle pubblicazioni di proprietà ebraica in America. E ironicamente, i buoni
Gentili sono accusati di questo.

Il sionista ebreo Kaufman, Il mentore della Soluzione Finale.

1942


L’ebreo sionista britannico Victor Gollancz prevedeva la morte di 6.000.000 ebrei

1943


L’organizzazione sionista, The American Jewish Commitee, sostiene che i nazisti avevano messo
in moto un piano per uccidere 6.000.000 di ebrei.

Ben Hecht, sceneggiatore di Hollywood ed ebreo sionista, lancia la menzogna “Sei
Milioni”
in Reader’s Digest Magazine. In seguito avrebbe sostenuto il gruppo terrorista sionista
Irgun in Palestina attraverso propaganda favorevole e raccolta di fondi.

Durante l’offensiva nazista sul fronte orientale, i soldati tedeschi scoprono le fosse comuni di alcuni
dei 22.000 ufficiali militari polacchi e intelligence che furono assassinati e poi sepolti in fosse
comuni nella foresta di Katyn dai sovietici nel 1940.

Gli insidiosi alleati anglo-americani conoscevano che il loro
“galante alleato sovietico” era un assassino di massa, ma tacevano scrupolosamente al riguardo. Quando non poteva
più essere tenuta nascosta al pubblico, allora cercavano di incolpare i tedeschi dell’atrocità.

1944


Nel settembre del 1944, otto mesi prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, i leader degli
Stati Uniti proclamarono prematuramente che quasi sei milioni di
ebrei sarebbero stati uccisi, molto prima che ciò potesse essere conosciuto o calcolato.

Alla fine del 1944, mezzo anno prima della fine ufficiale della guerra, almeno tre giornali stampavano storie che ci informavano della mitica morte di “sei milioni di ebrei”. Tutti questi articoli di propaganda erano basati sulle menzogne di Ilya Ehrenburg, un ebreo propagandista in URSS.

Il New York Times riporta che gruppi ebraici stavano sollecitando i governi della Gran Bretagna e dell’America a lanciare attacchi di gas contro i nazisti.

1945


A gennaio, ancora molti mesi prima della fine della guerra, prima che qualsiasi conteggio ufficiale
di qualsiasi gruppo potesse essere calcolato o accertato ragionevolmente, i sionisti
proclamavano esattamente che “sei milioni di ebrei” erano morti.

Ilya Ehrenburg, un famigerato propagandista e sionista ebreo dell’URSS che agitava per genocidio contro i tedeschi e incitava lo stupro di massa di donne tedesche da parte dell’Armata Rossa, proclamò prematuramente che “il mondo ora sa che la Germania ha ucciso sei milioni di ebrei” prima che chiunque potesse sapere quale fosse il numero.

Erenburg, insieme a un altro propagandista ebreo sionista e comunista, Vasily Grossman, è considerato da molti revisionisti come il cervello dietro all’Olocausto. Insieme hanno scritto “The Black Book”, un’opera di pura finzione inondata da irriducibili storie di horror propagandistico anti-tedesco che sono fisicamente impossibili, e che fin da allora sono state contestate per finire screditate completamente.

SELEZIONATE BUGIE DAL “LIBRO NERO”
PUBBLICATO DAL JEWISH BLACK BOOK COMMITEE (Comitato ebraico del libro nero), 1946


Congresso mondiale ebraico, New York
Comitato antifascista ebraico, Mosca
Vaad Leumi (Consiglio nazionale ebraico della Palestina, Gerusalemme)
Comitato americano di scrittori, artisti e scienziati ebrei, New York.


In copertina: “L’intero manoscritto di THE BLACK BOOK è stato presentato alle autorità giudiziarie della Commissione per i crimini di guerra delle Nazioni Unite a Norimberga, in Germania, come prova dei falsi crimini “commessi dai nazisti contro il popolo ebraico”.

PAGINA 170, BREENDONCK CAMP, BELGIO: “Un uomo, dopo aver bruciato la sua schiena, fu mandato fuori al lavoro con 600 libbre di legno legate alla sua schiena nuda…Una cella…conteneva nient’altro che una pompa d’aria con una bocchetta all’esterno. Nel muro c’era un buco attraverso il quale i tedeschi costringevano il gas. Se la vittima fosse abbastanza forte, potrebbe pompare aria fresca e rimanere in vita per un po’. Il debole è morto rapidamente“

PAGINA 180, FRANCIA: “Sono stati avvelenati nei campi. Nei camion che dovevano contenere venti persone, i tedeschi ne misero cento. La calce viva era posta sul pavimento di circa dieci centimetri di profondità. Le porte erano sigillate ermeticamente. Queste persone hanno dovuto passare la loro acqua – che avrebbe iniziato la cottura a calce. Gas e fumi si salirono e li soffocarono a morte. I corpi sono stati gettati in speciali crematori al confine tra Germania e Polonia e bruciati lì”

Pagina 281, NATZWEILER: “La cremazione di un cadavere richiede quindici minuti”


PAGINA 313, BELZEC: “Il campo di Belzec è costruito sottoterra. È un forno crematorio elettrico. Ci sono due sale negli edifici sotterranei. Le persone sono state portate fuori dalle carrozze ferroviarie nella prima sala. Poi furono condotti nudi nella seconda sala. Qui il pavimento sembrava un enorme piatto. Quando la folla di uomini si fermò su di essa, il pavimento sprofondò in una pozza d’acqua. Nel momento in cui gli uomini affondarono fino al collo, fu passata una potente corrente elettrica di milioni di volt, uccidendoli tutti in una volta. Il pavimento si alzò di nuovo, e una
seconda corrente elettrica passò attraverso i corpi, bruciandoli fino a che non rimase nulla delle
vittime, salvo qualche cenere”


PAGINA 339, TATARSK, RUSSIA: “Un fiume di sangue scorreva dalla loro casa”

PAGINA 356, L’UCRAINA: “I bambini fino a quindici anni non furono uccisi, ma furono gettati nei fossati e sepolti vivi. Per diversi giorni la terra tremò sopra i bambini. Il loro sangue è risalito in superficie”

PAGINA 364, SOMEPLACE IN RUSSIA: “Il decimo giorno fummo condotti alla gola di Lykyanovka. Siamo rimasti lì, in preda al panico. Da sotto la terra appena cosparsa scorrevano fiumi di sangue, il sangue di 56.000 ebrei assassinati. Ci ha gridato da sotto terra. I miei capelli sono diventati grigi quella mattina.

PAGINA 375, SOBIBOR: “Il gas è stato filtrato nello “stabilimento balneare” attraverso un tubo flessibile. I tedeschi osservarono il processo di asfissia attraverso una finestrella. A un segnale la fornitura di gas si interruppe, il pavimento dello “stabilimento balneare” si aprì e i corpi caddero sotto. I prigionieri che lavoravano sottoterra dovevano caricare i corpi e portarli via”

PAGINA 378, POLONIA: “I nazisti organizzarono brigate operaie speciali per fare polvere di ossa umane; la polvere è stata portata nel villaggio di Zawada, sul fiume Warta vicino a Kolo, dove è stata usata per costruire i muri”

PAGINA 408, TREBLINKA: “Il secondo metodo del campo Treblinka, e il più diffuso, consisteva nel pompare tutta l’aria fuori dalle camere con grandi pompe speciali. Con questo metodo la morte ha avuto approssimativamente le stesse cause dell’avvelenamento con monossido di carbonio: l’uomo è stato privato di ossigeno. E, infine, il terzo metodo, meno diffuso, è uccidere da vapore, basato anche sulla privazione dell’ossigeno: il vapore spingeva l’aria fuori dalla camera”


Nel 1976 L’influente leader sionista Nahum Goldmann, co-fondatore e capo di lunga data del World Jewish Congress, pubblicò un libro sugli ebrei, “The Jewish Paradox”. In questo libro Goldmann ammette candidamente alle pagine 122 e 123 che anni prima della fine della Seconda Guerra Mondiale due influenti ebrei concepirono l’idea di uno uno spettacolare processo farsa presso il tribunale di Norimberga del dopoguerra e di “riparazioni tedesche” da pagare agli ebrei.

Torna adesso perfettamente chiaro come questo “Libro Nero”, usato al Processo di Norimberga, fosse solo una parte della Jewish Propoganda per facilitare gli ebrei sionisti al Processo di Norimberga del dopoguerra. Goldmann descrive come lui e i suoi connazionali sionisti al Congresso ebraico mondiale, volessero che le riparazioni finissero per finanziare la colonizzazione ebraica in Palestina.

In un’audizione del Congresso del marzo 1945, Joseph Thon, in rappresentanza dell’Organizzazione nazionale degli ebrei polacchi in America, dichiarò alla commissione:


“Il popolo tedesco ha ucciso, a sangue freddo, oltre 6.000.000 di ebrei europei…Accuso l’intero popolo tedesco di aver massacrato più di 15.000.000 di uomini, tra cui 6.000.000 di ebrei negli anni dal 1939 al 1945”.

Altri ritagli di giornale del 1945, che dicevano esattamente di 6.000.000 di ebrei uccisi, prima che qualsiasi conteggio ufficiale potesse essere stato in qualsiasi modo accertato.

Nel maggio del 1945 il New York Times riferì che “più di 6.000.000 di persone” erano state “liberate” dai campi di concentramento nazisti.

1946


Un anno dopo la guerra gli ebrei sionisti stanno già ponendo il mito dei “sei milioni” come un fatto.
Nel frattempo, mentre gli ebrei piagnucolano per un falso olocausto in Europa, i gruppi terroristici
sionisti devastano la Palestina massacrando uomini arabi, donne e bambini, a piacimento,
come il massacro di Deir Yassin.

Agenti terroristi ebrei disumani dell’Irgun massacrarono spietatamente donne e bambini arabi, poi
mutilarono i loro cadaveri nel villaggio palestinese di Deir Yassin.

Nel 1946, agenti terroristi ebrei sionisti della spietata rete terroristica Irgun in Palestina, guidati
dall’assassino di massa Menachem Begin, che in seguito sarebbe diventato il primo
ministro di Israele, fanno esplodere il King David Hotel, travestiti da arabi. 91 persone
sono rimaste uccise, 28 delle vittime erano funzionari britannici. Gli inglesi erano il vero
bersaglio del bombardamento in quanto l’hotel era il quartier generale per il comando
militare britannico.

Il leader terrorista dell’Irgun; mente del bombardamento del King David Hotel del 1946
e altre atrocità; Primo Ministro di Israele.

La colonizzazione sionista e la pulizia etnica della Palestina – un crimine contro l’umanità che
rimane impunito ed è, infatti, sostenuto da molti governi occidentali.

1947-1949


Nel corso di due anni gli ebrei sionisti cancellano 419 villaggi arabi e costruiscono
insediamenti ebraici al loro posto. Questo processo di pulizia etnica dei palestinesi dalla propria
terra d’origine da parte degli ebrei continua fino ad oggi.

1963


L’Enciclopedia Britannica stampa la sua edizione del 1963, in cui afferma che 2.000.000 di
persone, per lo più ebrei, furono sterminati dai nazisti a Mauthausen, un campo di concentramento
in Austria. Questa affermazione assurda è stata ufficialmente riproposta molte volte. Ora si sostiene che a
Mauthausen morirono effettivamente 95.000 persone, di cui solo 14.000 erano ebrei. Una “piccola” esagerazione
di 1.905.000 persone. Questo campo non è nemmeno più considerato da fonti ufficiali che sostengono la leggenda
dell’Olocausto come un “campo di sterminio”.

1976


L’influente leader sionista Nahum Goldmann, co-fondatore e capo di lunga data del World
Jewish Congress, pubblica un libro sugli ebrei, The Jewish Paradox. In questo libro Goldmann
ammette candidamente alle pagine 122 e 123 che anni prima della fine della seconda guerra
mondiale due influenti ebrei co-cospiratori concepirono l’idea di uno spettacolo-tribunale di
Norimberga del dopoguerra e di “riparazioni tedesche” da pagare agli ebrei. Goldmann
descrive come lui, e i suoi connazionali sionisti al Congresso ebraico mondiale, volevano che le
riparazioni finissero per finanziare la colonizzazione ebraica in Palestina dopo la guerra.

1990


L’accusa “alleata” del Processo di Norimberga accusò i nazisti di aver ucciso 4.000.000 di persone
ad Auschwitz. Questa cifra è stata stampata sulle targhe esposte ai turisti in visita ad Auschwitz, e
la cifra è stata ripetuta come “fatto” da governi, storici, giornalisti, politici e tutte le figure di autorità,
per 45 anni. Nel 1990 fu tutto esposto come una grande bugia quando il Museo statale di
Auschwitz revisionò ufficialmente il numero delle vittime da 4.000.000 a 1.1 milioni, di cui
960.000 sono stati dichiarati ebrei.

Il numero delle vittime di Auschwitz si è ridotto a un milione, ma la “sacra” icona dei “Sei Milioni” rimane invariata e viene ancora ripetuta non accettando la minima obiezione o contestazione.

Le targhe originali sono state rimosse e sostituite con nuove, che riportano la “nuova” stima di 1,5 milioni. Almeno 2,5 milioni di persone sono state cancellate dal bilancio delle vittime ufficiali durante una sola notte. Non riescono nemmeno a decidersi su quale dovrebbe essere il nuovo bilancio da dare a bere al resto del mondo. Questo la dice lunga sull’arroganza e l’improvvisazione della regia al comando.

Il Processo di Norimberga accusò i nazisti di aver ucciso 1.500.000 di persone a Majdanek, un campo in Polonia. Questa ridicola ipotesi fu evocata da Saul Hayes, un giornalista al soldo di un’organizzazione sionista canadese, il Canadian Jewish Congress. Ora è stato affermato che solo 79.000 persone sono morte in questo campo, ufficialmente.
Un’altra grottesca esagerazione di 1.421.000 persone.


Nonostante sostanziali riduzioni del bilancio delle vittime ufficiali di Mauthausen, Auschwitz e Majdanek, la mitica e ovviamente falsa icona dei “Sei milioni” non viene mai rivista e continua a essere propagandata ovunque dagli ebrei sionisti, difesa da Media, istituzioni e legge. Questo perché ha un significato religioso per gli ebrei e soddisfa le loro profezie della Torah antica.


L’Olocausto non è altro che un culto manipolativo e sedizioso per plagiare i “Gentili”.

Sempre nel 1990, un altro demenziale mito sull’Olocausto fu debellato, ovvero quella delirante menzogna secondo cui i nazisti usavano la pelle degli ebrei per fare “paralumi” e il loro grasso per fare “sapone umano”. I gruppi ebraico-sionisti in Israele hanno in seguito confessato che questa voce era un puro mito.

Nonostante questa ammissione, ci sono ancora oggi degli ebrei sionisti che sostengono che ciò sia accaduto davvero.

Due promotori dell’Olocausto sionista, Deborah Lipstadt e il professor Peter Novick, hanno entrambi dichiarato nei loro libri che Simon Wiesenthal, il famigerato “cacciatore di nazisti” e bugiardo patologico, ha inventato apertamente i “cinque milioni di morti non ebraiche” che presumibilmente sarebbero avvenute nell’Olocausto, come uno stratagemma di marketing per raccogliere l’interesse dei non ebrei nella “religione” dell’Olocausto, noto anche come “Holocaustianity”.

I revisionisti stimano che il reale bilancio complessivo delle vittime in tutti i campi di concentramento tedeschi sia compreso tra 300.000 e 500.000 persone.

Di quella somma circa la metà delle vittime erano ebrei.

A differenza dei “6.000.000” grotteschi ed insultanti verso il pubblico intelletto, questa cifra è basata su una documentazione solida, inclusi i rapporti diffusi dalla Croce Rossa Internazionale che ispezionava i campi, inclusi i registri di morte di Auschwitz rilasciati negli archivi sovietici nel 1990, che registravano solo 69.000 morti ad Auschwitz, e altre prove.

Le principali cause di morte erano l’epidemia di tifo e la fame.

Dopo decenni di accurate investigazioni forensi, analisi scientifiche e intensi studi, i revisionisti accademici hanno assegnato le “camere a gas”, le “camere a vapore”, “i nastri trasportatori per elettrocuzione”, “le stanze di soffocamento”, “i dispositivi per colpire il cervello”, “la polvere di osso ebreo usata per la costruzione” e altre assurdità al regno della fantascienza.


Un rapporto del Servizio internazionale di rintracciamento della Croce Rossa, che ha riportato un totale di poco meno di 300.000 vittime nei campi di concentramento tedeschi. Principale causa di morte: Tifo

1991


Nel 1991, un massone ebreo sionista di primo piano lasciò sfuggire l’agenda dietro la religione
dell’Olocausto. Ian J. Kagedan, un funzionario della sezione canadese di B’nai B’rith
(un’organizzazione segreta fondata a New York nel 1843 dai massoni ebrei), raccontò:
“La memoria dell’Olocausto è centrale per il nuovo ordine mondiale…raggiungere la
nostra ricerca di un “Nuovo Ordine Mondiale” dipende dall’apprendimento delle lezioni
dell’Olocausto”

La massoneria ebraica ammette che la storia dell’Olocausto è un veicolo per la dominazione del pianeta dal mondo ebraico.

Volantini per la raccolta fondi.

34 apparizioni della cifra Cabalistica di 6.000.000 di ebrei nel New York Times dal 1869 al 1945 (Da molto prima fino a mesi prima della fine della Seconda Guerra Mondiale).

Cinque primi “olocausti” ebraici nel New York Times.

Ancora esempi di riferimenti a 6.000.000 di morti pre-WWII.

Questa rivista americana “Science of Religion” del 1897 afferma che circa sei milioni di ebrei furono uccisi nella rivolta di Bar Kokhba dal 132 al 1362 d.C.

1899: il New York Times parla di un “potente Olocausto degli ebrei”.