SA Sturmabteilung

Le SA Sturmabteilung furono i reparti d’assalto speciali costituiti dall’Impero Tedesco durante il primo conflitto mondiale.

In seguito il loro nome fu ripreso dallo NSDAP, ed anche abbreviato con la sigla SA, divenendo note anche come camicie brune, dal colore della loro divisa.

Svolsero un ruolo di rilievo nell’ascesa al potere di Adolf Hitler fra il secondo e il terzo decennio del XX secolo. Si occuparono principalmente di proteggere i raduni e le assemblee naziste, di interrompere le riunioni dei partiti avversari, mobilitandosi contro i loro corpi paramilitari, come la Lega dei Combattenti del Fronte Rosso (Rotfrontkämpferbund) del Partito Comunista di Germania, nonché di portare a termine spedizioni punitive e atti intimidatori nei confronti di rom, sindacalisti ed ebrei, ad esempio nel 1933, in vista del Boicottaggio nazista del commercio ebraico.

Sarebbero poi divenute il braccio armato dei nazisti nel fallito putsch della birreria di Monaco nel 1923, organizzato da Ernst Röhm insieme a Hitler ed al generale Erich Ludendorff. Il fallito colpo di Stato portò Hitler ad una condanna a cinque anni di reclusione, allo scioglimento delle SA e del partito nazista. Nell’aprile del 1924 furono rifondate con il nome di Frontbann. Nel febbraio del 1925 il bando fu tolto e le SA ripresero il loro nome originario. Nel 1926 Hitler nominò comandante delle SA Franz Pfeffer von Salomon che ne fece crescere il numero degli iscritti.


Nel gennaio 1919, fu costituito a Monaco il DAP, Deutsche Arbeiterpartei, il Partito dei Lavoratori Tedeschi, cui Adolf Hitler si sarebbe unito nel novembre dello stesso anno. La sua retorica e la padronanza dei nuovi media segnarono la sua rapida affermazione all’interno dell’organismo. All’inizio del 1920, aveva già raggiunto una certa autorità nel partito, che a febbraio mutò il proprio nome in NSDAP Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori). Per intercettare voti e consensi fra i lavoratori di sinistra, il comitato esecutivo del partito decise di aggiungere la parola “socialista”, anche a seguito delle obiezioni sollevate da Hitler.

I primi nuclei paramilitari della Sturmabteilung erano stati informalmente coinvolti allo scopo. Proponendosi l’obiettivo di supportare la crescita del partito mediante una robusta azione di propaganda, Hitler convinse il comitato direttivo a investire nel Münchener Beobachter, successivamente ribattezzato Völkischer Beobachter, per un primo raduno di massa nella Hofbräuhaus, fissato per il 16 ottobre 1919, al quale parteciparono circa 70 persone. Un secondo incontro dello stesso tipo fu annunciato per il 13 novembre nella birreria Eberl-Bräu, con l’azione concomitante di circa 130 persone. Alcuni disturbatori furono prontamente allontanati dai militari amici di Hitler, mentre gli agitatori «volarono giù per le scale con le teste squarciate» .

Il 24 febbraio 1920, duemila persone si diedero appuntamento all’Hofbräuhaus per la prima esposizione pubblica del programma in venticinque punti del partito. Quando alcuni contestatori tentarono di sovrastare la voce del leader, furono prontamente raggiunti dai suoi ex commilitoni armati e dai loro manganelli di gomma. In questo modo, erano state gettate le fondamenta politiche per la costituzione delle SA.

Dopo l’incidente del febbraio 1920 all’Hofbräuhaus, Emil Maurice riunì intorno a sé un sottogruppo permanente degli iscritti al partito, per utilizzarlo come distaccamento di protezione della sala riunioni (Saalschutzabteilung ) per il DAP. All’inizio, il gruppo era scarsamente strutturato e si fece chiamare anche col nome di Ordnertruppen. Trascorso poco più di un anno, il 3 agosto 1921, Hitler ribattezzò il gruppo come la “Divisione ginnastica e sport” del partito, forse per evitare problemi con il governo per quello che il partito ben riconosceva come una funzione o un organo opportuno, per non dire indispensabile.

La futura SA si sviluppò organizzando e fondando poi una formale ufficialità ai gruppi di ex soldati e provocatori della birreria che avevano ricevuto l’incarico di proteggere le riunioni del partito nazista dalle interruzioni dei socialdemocratici dell’SPD e dei comunisti del KPD, oltre a quello di ostacolare la vita politica dei loro rispettivi movimenti. Nel settembre 1921, il gruppo stava utilizzando il nome Sturmabteilung (SA) ancora in via informale nell’ambito della propria attività quotidiana, mentre Hitler era già divenuto il leader ufficiale del partito nazista.

Il 4 novembre 1921, la Hofbräuhaus di Monaco fu il teatro di un grande raduno pubblico dei nazisti, che attrasse l’attenzione di molti comunisti e altri avversari. A un certo punto del’orazione di Hitler, l’incontro si tramutò in una baruffa nella quale un ristretto novero di militi della compagnia delle SA ebbe la meglio. I nazisti commemorarono questo episodio Saalschlacht, “battaglia nella sala riunioni”, che con il passare del tempo assunse dimensioni leggendarie nella mitologia delle SA. Da allora in poi, il gruppo fu ufficialmente conosciuto come Sturmabteilung.

Le SA contribuirono con le loro intimidazioni all’ascesa al potere di Hitler, nella sostanziale impunità da parte della polizia. Arrivarono nei primi mesi del 1932 a 400.000 membri a causa della disoccupazione, continuavano a costituire la maggiore forza d’urto nelle mani di Hitler. Durante la vittoriosa campagna elettorale per le elezioni del 1932 furono mandate all’assalto degli oppositori ed i maggiori disordini si verificarono in Prussia, dove, nel periodo in cui avvenne il cosiddetto Preußenschlag, il colpo di Stato prussiano, ove vi furono 82 morti ed oltre 400 feriti.

Le SA furono ancora impiegate per reprimere violentemente qualsiasi forma di protesta fino al 27 febbraio 1933, quando l’incendio del Reichstag convinse nuovo Cancelliere a chiedere al presidente Hindenburg di emanare il decreto di restrizione dei diritti civili.

La crisi tra Hitler e Röhm

Entro la primavera del 1934 solo il Reichswehr (le forze armate tedesche) rimaneva indipendente dal governo; per tradizione era infatti considerato un’entità politica a sé stante, separata dal governo nazionale. La milizia paramilitare nazionalsocialista Sturmabteilung (SA) si aspettava di poter assumere il comando dell’esercito tedesco, ma il Reichswehr si oppose all’ambizione del capo delle SA Ernst Röhm di annettere l’esercito alle SA stesse.

Dal momento che il suo potere, senza il controllo del Reichswehr, era assoluto solo sulla carta e volendo mantenere buoni rapporti con esso e con determinati politici e industriali, seccati dalla violenza politica delle SA, Hitler, scoperto il complotto ordito dai vertici delle SA per ucciderlo, ordinò alle Schutzstaffel SS e alla Gestapo di assassinare i suoi avversari politici sia all’esterno sia all’interno del Partito Nazionalsocialista durante la “notte dei lunghi coltelli”, la “Nacht der langen Messer”. L’eliminazione di Ernst Röhm, delle sue SA, degli strasseristi, della corrente di sinistra dei nazionalsocialisti e degli altri avversari politici durò dal 30 giugno al 2 luglio 1934.

Il 2 agosto 1934 von Hindenburg morì. Hitler assunse la carica di Führer e cancelliere del Reich, la carica di Presidente rimase invece vacante e annunciò ufficialmente la nascita del Terzo Reich. Fino alla morte di Hindenburg il Reichswehr non aveva seguito Hitler, in parte perché l’associazione delle SA, che comprendeva molti milioni di uomini, era più grande dell’esercito, limitato a 100 000 effettivi dal Trattato di Versailles, ma anche perché i capi delle SA si proponevano dapprima di inglobare l’esercito nelle SA, indipendentemente dalla volontà dei vertici del Reichswehr.


L’assassinio di Ernst Röhm e degli altri capi SA misero il Reichswehr nella posizione di essere l’unica forza armata della Germania e le promesse di Hitler riguardo all’espansione dell’impero gli garantirono la sua fedeltà. La scomparsa di Hindenburg agevolò il mutamento del giuramento di fedeltà dei soldati tedeschi dalla fedeltà alla Repubblica di Weimar in alla fedeltà verso il Terzo Reich ed a Hitler, che divenne il Führer della Germania.

L’ideologia e il simbolismo nazista vennero diffusi in tutti gli ambienti della vita pubblica in Germania, i manuali scolastici vennero sottoposti a revisione per promuovere adeguatamente la prospettiva pangermanista della Großdeutschland o “Grande Germania”, che doveva essere fondata dal Herrenvolk nazionalsocialista.

Contenta della prosperità portata dai nazionalsocialisti, la maggior parte dei tedeschi aderì pienamente ad ogni innovazione portata dal Terzo Reich, mentre gli oppositori politici finivano marginalizzati e per questo, si fecero sempre più reazionari, violenti e socialmente pericolosi, specialmente i comunisti, i marxisti e i membri dell’Internazionale Socialista, che furono imprigionati, in un’operazione di contrasto anti-rivoluzionario di dimensioni colossali; tra il 1933 e il 1945 più di tre milioni di tedeschi furono rinchiusi in campi di concentramento o in carcere per ragioni politiche e decine di migliaia di terroristi partigiani vennero uccisi. Sempre tra il 1933 e il 1945 i Sondergerichte (“tribunali speciali”) condannarono a morte 12.000 tedeschi, mentre la corte marziale ne condannò a morte 25.000, mentre la giustizia ordinaria 40 000. Parallelamente, proseguì il rafforzamento territoriale e militare: nel 1935 venne reintrodotto il servizio militare obbligatorio e nel 1938 venne realizzata l’annessione dell’Austria o Anschluss.

SA e Seconda Guerra Mondiale

All’inizio della Seconda Guerra Mondiale, la maggior parte dei membri delle SA, analogamente alla maggioranza delle Allgemeine SS, fu chiamata in servizio nelle forze armate tedesche, ma furono costituiti anche reparti di sole SA, denominati Feldherrnhalle SA-Panzer Korps, comprendenti 2 divisioni, 4 reggimenti e 8 battaglioni, l’equivalente su scala minore delle Waffen SS.

Comandanti delle SA


Lo stesso argomento in dettaglio: Gradi delle SA.
Oberst SA-Führer Era il comandante in capo delle SA. Hanno ricoperto tale carica:
Emil Maurice (1920–1921)
Hans Ulrich Klintzsche (1921–1923)
Hermann Göring (1923)
vacante (1923-1925)
Franz Pfeffer von Salomon (1926–1930)
Adolf Hitler (1930–1945)
Stabschef-SA Era il capo dell’organizzazione, di fatto il comandante militare, in particolare dal 1930, quando l’Oberst fu lo stesso Hitler.
Otto Wagener (1929–1930)
Ernst Röhm (1930–1934)
Viktor Lutze (1934–1943)
Wilhelm Scheppmann (1943–1945)